Celebriamo il leggendario Mamba attraverso le cinque signature shoes che hanno caratterizzato la sua gloriosa carriera nell’NBA.
L’indimenticabile leggenda dei Lakers, tragicamente scomparso il 26 gennaio 2020, ha lasciato un vuoto immenso, proporzionato però all’enorme eredità che ha donato al mondo. Questa eredità non riguarda soltanto lo sport, ma abbraccia anche le profonde lezioni di vita – sempre cariche di motivazione e positività – che continuano a riecheggiare, pronunciate dentro e fuori dal campo di parquet.
‘Se mi vedi combattere con un orso, prega per l’orso’
Mamba Mentality.
Kobe incarnava l’unicità, sia nel gioco che nella vita quotidiana, dimostrandosi instancabile e sempre pronto a dare. Era capace di generosità e altruismo, ma allo stesso tempo mostrava una fermezza impenetrabile.
Rendiamo omaggio al memorabile Mamba in occasione del suo compleanno, esplorando cinque scarpe iconiche legate indissolubilmente ad altrettanti momenti salienti della sua gloriosa carriera nell’NBA. Scoprile nell’articolo.
1) Le adidas KB8 e il suo primo All-Star Game.
Un mese prima di essere selezionato come 13° nella prestigiosa cerimonia del Draft del 1996, l’allora fenomeno, appena 17enne, stava già dominando le partite nelle scuole superiori dell’area di Philadelphia, indossando la maglia numero 33 per la Lower Merion High School. È in questo periodo che Kobe Bryant firma il suo primo contratto pluriennale come atleta sponsorizzato da adidas.
Nel suo primo anno nella lega, Kobe ha calzato le EQT Elevation: uno dei modelli più all’avanguardia del marchio tedesco all’epoca. Tuttavia, è nella sua seconda stagione che ha ricevuto ciò che molti considerano la sua prima vera scarpa con firma personale: le adidas KB8.
Durante la stagione NBA 1997/98, l’ultima stagione di Michael Jordan a Chicago, Bryant ha avuto l’opportunità di sfidare il suo idolo d’infanzia in tre occasioni: in ciascuna di queste partite ha indossato le scarpe che sarebbero entrate nella storia come le “Crazy 8s“.

L’ultimo incontro tra questi due giocatori inarrivabili, entrambi allenati da Phil Jackson, si è svolto durante l’All-Star Game a New York. Per Bryant, che partecipava per la prima volta a questa partita delle stelle, il risultato finale è stato deludente, con la Western Conference sconfitta dalla squadra di MJ. Tuttavia, nonostante ciò, Bryant è emerso come il miglior marcatore della sua squadra, registrando 18 punti finali.
2) Le adidas “The Kobe” e la vittoria del primo anello NBA.
Sebbene molte persone identifichino le KB8 come le prime signature shoes di Kobe Bryant, in realtà sono le adidas “The Kobe” del 2000 a segnare ufficialmente il suo ingresso nell’esclusivo gruppo di giocatori onorati con scarpe da basket personalizzate.
Queste sneakers fecero il loro debutto durante la campagna vincente nei Playoff del 2000.
Per creare questo modello, adidas stabilì una collaborazione con un’altra grande azienda tedesca, Audi, come si può chiaramente notare dal design ispirato al modello TT Roadster dell’azienda automobilistica del gruppo Volkswagen: lo stile richiamava fortemente l’estetica delle auto sportive.
Questo modello segna anche l’introduzione del logo di Kobe per adidas, che consisteva in una silhouette della giovane stella con l’iconico taglio di capelli “Afro” dell’epoca, conosciuto come “Frobe“.
Una delle immagini più iconiche del giovane Kobe Bryant con la maglia numero 8 gialla e viola è sicuramente associata a questo modello: la schiacciata su Rik Smits. Kobe si infortunò durante quella partita e saltò la successiva Gara 3, ma fu poi un fattore determinante nella vittoria finale per 4-2 contro la squadra dell’Indiana, guadagnandosi il suo primo dei cinque anelli.
3) “Sneaker Free Agent” e le Air Jordan 3 PEs.
Dopo un periodo di sei anni con adidas, Kobe Bryant ha interrotto il proprio contratto con il marchio tedesco nel 2003, pagando una penale di 8 milioni di dollari.
Nella stagione NBA 2002/03, Bryant ha vissuto la fase da “Sneaker free agent“, ovvero è stato un giocatore libero da qualsiasi contratto di sponsorizzazione. Durante questo periodo, ha indossato una varietà di scarpe, dalle Nike Air Force 1 a diversi modelli Jordan, fino a Reebok, Converse e AND1.
Un indizio sulle sue future scelte si è manifestato quando ha sfoggiato modelli Air Jordan personalizzati con i colori dei Lakers. Queste scarpe, legate al suo idolo di sempre, gli hanno portato fortuna, aiutandolo a ottenere tre eccezionali prestazioni con oltre 50 punti a partita. Ha segnato 51 punti contro i Denver il 12 febbraio, indossando le Air Jordan 7 PEs, 52 punti contro gli Houston sei giorni dopo, con le Air Jordan 3 PEs, e 55 punti contro i Washington il 28 marzo 2003, nell’ultimo incontro ufficiale tra MJ e KB.
Nel giugno del 2003, Kobe Bryant ha ufficialmente preso la sua decisione, firmando un contratto di 4 anni del valore di 40 milioni di dollari con Nike.
4) Le prime Air Zoom Kobe 1 e gli 81 punti contro i Raptors.
Le Nike Zoom Kobe 1 sono nate come la sua prima signature shoe. Rilasciate nel gennaio del 2006, queste scarpe sono state progettate per rappresentare il suo stile di gioco unico e aggressivo, diventate famose anche per essere state indossate durante la storica performance di Kobe in cui ha segnato 81 punti in una partita contro i Toronto Raptors nel 2006, rappresentando anche le scarpe legate alla sua migliore performance individuale.
Un’altra variante notevole è stata quella rossa, bianca e blu indossata per l’All-Star Game, e vari accostamenti di colori a tema Lakers che sono stati mostrati durante gli NBA Playoff dello stesso anno.
5) Le Nike Zoom Kobe IV: dagli MVP alle Finals.
Nel dicembre del 2008, Kobe Bryant ha introdotto le sue nuove Nike Zoom Kobe 4, da molti considerate tra le migliori signature shoe mai create per il basket.
Alla conclusione della stagione 2008/09, i Lakers hanno conquistato il loro primo titolo dai tempi di Shaquille O’Neal, con Kobe Bryant che ha meritato il suo primo trofeo di MVP delle Finali.
La vittoria contro gli Orlando Magic per 4-1 ha visto Kobe indossare tre paia di Kobe IV, inclusa la versione “61 Points” con sfumature bianche, gialle e viola, sulla quale sono stati scritti i nomi “Cathy”, “Jayden”, “Grandma” e “Mildred” in onore dei parenti di Lamar Odom che erano scomparsi. Un’altra variante rilevante è stata la “Finals MVP“, con cui ha concluso la serie.
Nel 2019, Nike ha celebrato il decimo anniversario della vittoria di Bryant rilasciando 10 paia di Protro, ovvero reinterpretazioni delle performance passate e della Kobe 4. Inoltre, nella stagione precedente, oltre 100 giocatori NBA hanno utilizzato le Kobe 4, dimostrando come il modello abbia resistito positivamente alla prova del tempo.
‘Il mio cuore può sopportare la battaglia
la mia mente può gestire la fatica
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.’
Dalla lettera di addio al basket pubblicata sul The Players Tribune: “Caro basket, sono pronto a lasciarti andare”.
Kobe Bryant.