Dimentica la nostalgia di Astroworld. L’ultimo lavoro di Scott è un viaggio lucido nel presente.
Utopia di Travis Scott già rientra nella lista dei migliori album del 2023, battendo ogni record di streaming per il brano “MELTDOWN”, e tutti i 19 brani hanno conquistato i primi 19 posti della classifica Top 20 di Spotify negli Stati Uniti, il giorno stesso della release. Dopo cinque anni di assenza, il quarto album in studio del rapper di Huston ha finalmente visto la luce il 28 luglio, esattamente un anno e mezzo dopo l’annuncio della sua uscita, l’Utopia di Travis Scott ha faticato a venire fuori dal cilindro anche a causa di beghe legali che hanno investito il suo festival, Astroworld, che nel novembre del 2021 ha notoriamente causato la morte a 10 persone, schiacciate dalla folla.
Scott è rimasto in silenzio, limitandosi a lanciare un’iniziativa sulla sicurezza degli eventi chiamata “Project HEAL”. E’ comparso solo davanti al pubblico del nightclub Zouk di Las Vegas, per un mini tour intimo durato una settimana e intitolato “Road to Utopia”: una preparazione emotiva e fisica a quello che sarebbe stato il lancio dell’album.
La scorsa settimana è arrivano il primo singolo “K-POP”, con la partecipazione di The Weeknd e un teaser insieme a Bud Bunny: due nomi che hanno innescato un meccanismo al 100% figlio dei nostri tempi, poichè le persone hanno iniziato a cercare in modo massivo il nome Travis Scott Utopia sui motori di ricerca Google, facendolo schizzare ai vertici della SEO, e non solo. Per quanto riguarda il primo singolo estratto, alcuni l’hanno commentato come troppo scarno e senza una costruzione enigmatica, tipica di Scott. Il brano, infatti, dipinge una visuale sbiadita e un futuro cupo, a cui già ci aveva abituato Astroworld ma qui è del tutto diverso: è più penetrante e lucido e fa riferimento solo al momento presente.
Dopo qualche giorno è uscito il secondo singolo, questa volta ha visto la collaborazione di Beyoncé, intitolato “DELRESTO”. Il pezzo introduce al frame del brano del disco Renaissance di Bey, ispirato alla musica club, e continua con il classico sound di Travis.
Il rapper stava inoltre organizzando un lancio colossale dell’album con un’esibizione dal vivo alle Piramidi di Giza in Egitto, spettacolo poi cancellato, come ha riportato il Live Nation Middle East, a causa di “complessi problemi di produzione”, così ha “ripiegato” su Pompei, dove verrà trasmetto un live nell’anfiteatro degli scavi archeologici che, al momento, non ha ancora data di release.
UTOPIA è potente lavoro di 19 tracce e 74 minuti di sperimentazioni e collaborazioni con artisti stellari, tra cui i già citati Drake, Bad Bunny, Beyoncé, The Weekend, Young Thug, Playboi Carti, Future, James Blake, Kid Cudi, 21 Savage, SZA, Guy-Manuel de Homem-Christo dei Daft Punk e altri. In “Circus Maximus”, Scott ha collaborato con The Weekend per un brano che presenta beat graffianti e sintetici, molto simile al primo Kanye West di Yeezus nell’album “Black Skinhead”. Tutto il disco si addentra in una spirale profonda e oscura all’interno della mente del rapper, che fa risalire in superficie emozioni assopite con chiarezza e lucidità. Utopia è un disco del presente, con pochi accenni al passato e al futuro, senza la proverbiale nostalgia oscura di Astroworld, ma altrettanto tagliente.
La scelta del rapper di non nominare nei suoi pezzi i feat mostra la volontà di sorprendere l’ascoltatore, che si trova ad analizzare la voce conosciuta, ipotizzando il suo nome e tenendolo ancorato al brano sempre con un’attenzione molto alta.
Questa camaleontica incorporazione di featuring avviene senza sovraccarichi: piuttosto che inserire semplicemente un verso di un ospite, ogni canzone intreccia il suono e lo stile distinti dell’artista ospite. Al di là dei featuring illustri, l’album merita di essere ascoltato, per apprezzare lo sforzo di Travis Scott di attenuare la rabbia e l’angoscia espressa in Astroworld: una certa maturazione avvenuta, forse, anche a seguito della tragedia che ha investito il tour del novembre 2021. Il suo stile, tuttavia, è sempre rintracciabile e riconoscibile.