Le Sneakers Box più assurde di sempre.
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Gli appassionati di Sneakers lo sanno: le scatole hanno pari dignità delle scarpe che le contengono. Alcune special edition, che ormai valgono una fortuna, sono state presentate in speciali shoebox dalle forme e dal design più assurdo: contenitori per il pesce surgelato, buste di latte, lastre di ghiaccio o confezioni di cereali per il latte.

Non chiamatele solo Shoebox: abbiamo selezionato alcune edizioni speciali che ti lasceranno a bocca aperta.

Con la produzione di massa, le scatole da scarpe hanno giocato un ruolo fondamentale per la conservazione nei magazzini e il trasporto, anche se, per tutto il XX Secolo, si è trattato di un semplice oggetto fatto di un coperchio e uno spazio grande il necessario per contenere le scarpe: essenziale e funzionale. Nessuno si sarebbe mai aspettato che questo oggetto, quasi anonimo, si sarebbe evoluto in un esempio di raffinato design.

Air Force 1 Low McDonald’s edizione limitata

La diffusione globale delle Sneakers, la nascita del fenomeno del collezionismo e l’esplosione del mercato multimilionario, ha spinto molti marchi a fare un passo avanti nella produzione delle box destinate a proteggere nel tempo piccoli tesori quali edizioni limitate, collaborazioni esclusive e release numerate.

Ormai, gli appassionati di Sneakers lo sanno: le scatole hanno pari dignità delle scarpe che le contengono. Alcune special edition, che ormai valgono una fortuna, sono state presentate in speciali shoebox dalle forme e dal design più assurdo: contenitori per il pesce surgelato, buste di latte, lastre di ghiaccio o confezioni di cereali per il latte. Insomma, la shoebox è studiata per rendere una Sneaker un oggetto ancora più da collezione, da contemplare e ovviamente mai e poi mai indossare.

New Balance x Burn Rubber 577 Joe Luis

Ecco quelle più assurde di sempre.

Aragoste a colazione

L’esplosiva collaborazione del 2008 tra Nike e Concepts, boutique con sede a Boston, regalò al mondo dei collezionisti di sneakers una serie di Dunk SB nominate “Lobster”, che facevano riferimento alle diverse tonalità delle aragoste. Cinque colorazioni, dal verde al blu, dal viola al giallo passando per l’arancione, con relative e incredibili shoebox, tutte correlate di accessori in serie limitata e gadget.

Il packaging svolse un ruolo fondamentale nel marketing delle release, accrescendone l’hype tra i collezionisti: ogni shoebox era correlata di accessori in serie limitata e gadget.

La prima release, Nike Dunk SB “Red Lobster”, prendeva ispirazione dal colore di un’aragosta bollita; si presentava con un elastico che “chiudeva” la punta della sneakers, come le chele dell’aragosta; una speciale shoebox a forma di cassa di legno, come quelle comunemente usate per il trasporto dei crostacei, con tanto di manico in corda e scritta stampata sulle assi, completavano la limitatissima release. Al suo interno, un kit completo per cuocerle alla brace, con pinze, grembiule e porta lacci come un barattolo di senape.

Il drop successivo, “Blue Lobster”, elevò definitivamente il concetto di Shoebox al livello successivo: si trattava di un contenitore in simile al polistirolo, come i contenitori utilizzati sui pescherecci commerciali, con dettagli quali buste per la conservazione ed etichette per il trasporto in mare.

Successivamente fu la volta delle “Green Lobster”, e anche in questo caso, la box fu incredibile: esposte su una lastra di acrilico decorata in modo da sembrare una coltre di ghiaccio, vennero presentate in scatole nere termoformate di plastica, fedeli a quelle utilizzate nell’industria dei surgelati, esposti con coperchio trasparente per consentire di poterle ammirare. Proprio come in un bancone del supermercato.

Fu poi la volta delle “Purple Lobster”: una doppia lastra di ghiaccio dalla quale si intravedevano le Dunk, come incastonate in un blocco massiccio, difficile da scalfire, con logo Concepts inciso sul lato sinistro.

Arriviamo all’ultima release del pack Nike Dunk SB Concepts, le “Orange Lobster”. I due brand si ispirarono alla famosissima opera surrealista di Salvador Dalí, chiamata Lobster Telephone. La shoebox presentava l’opera incorniciata, con tanto di cornice dorata e dettagli in rilievo. Al suo interno, elastici di due colori per “chiudere” le chele dell’aragosta, doppi lacci e un mini-bearbrick firmato Concepts, color arancione.

Latte e CerealiLa shoebox delle Nike SB Blazer Premium Fly Milk del 2007, con la loro forma di busta di latte, potrebbero tranquillamente essere esposte con le Nike Kyrie 4 Kix e il loro l’incredibile packaging a forma di scatola dei cereali: la colazione è servita.

Valigette Speciali

Nel 1989, Nike introdusse sul mercato la tecnologia Air Pressure: una pompetta ad aria, per espandere il collo della sneakers, adattarlo alla caviglia per avere più stabilità. Sebbene le Nike Air Pressure non raggiunsero mai la popolarità sperata, la sua scatola è rimasta nella storia: si trattava di uno stravagante contenitore semitrasparente con all’interno un dispositivo di pompaggio portatile per gonfiare la Pressure.

Se con la valigetta di Nike si potevano gonfiare le Air Pressure, adidas, nel 2005, pensò agli aspiranti artisti, realizzando un pack speciale delle adidas adicolor Lo: una valigetta con sette tubetti di colori acrilici firmati Schmincke inclusi nella confezione, insieme a pennelli e a una tavolozza in legno con il logo del marchio. Nel pack, oltre alle sneakers da customizzare, era incluso anche un sigillante per proteggere le scarpe, o la tela, dal capolavoro realizzato en plain air.

Scatole Cinesi

Le release Nike dedicate al Capodanno Cinese sono sempre state le più attese della storia del brand, il motivo è anche da rintracciare tra le scatole speciali a tema, dedicate all’animale dell’anno.

Nel 2000, Nike lanciò un’edizione limitata delle Air Force 1 “Year of the Dog” che sfoggiava una tomaia rosso fuoco, lacci blu e dettagli ornamentali. La sneakers Hyperstrike ultra-limitata venne presentata in uno scrigno di legno inciso, con staffe e chiavistelli decorativi in metallo dorato, dal sapore orientale.

Nel 2011 fu la volta dell’Anno del coniglio, ispirato alle famose caramelle White Rabbit; la shoebox, di conseguenza, era un’incredibile scatola a forma di caramella, con la carta protettiva che ricordava l’involucro del popolare dolcetto cinese.

Confezione di action figures

Un blister trasparente che invece di un action figure di un personaggio di Star Wars, contiene una paio di adidas superstar in serie limitata, è stata la confezione dell’edizione speciale delle adidas ConsortiumLight Side” e “Dark Side” che rendeva omaggio alla saga, andata sold out praticamente a pochi minuti dal lancio, scommettiamo che chi l’ha acquistata la conserva così, nella sua confezione originale.

Una shoebox a forma di tenda da campeggio, un barattolo di delizioso gelato Ben & Jerry’s con all’interno un paio di Nike Dunk SB in serie limitata, uno scaffale porta patatine del McDonald’s: questi sono solo alcuni delle scatole di sneakers più assurde di sempre. Facci sapere la tua preferita!

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