Quarantasei anni fa, George Lucas spalancava le porte della galassia di Guerre Stellari, catapultando gli anni '70 in un'immagine del futuro ben diversa da quella proposta dai registi dell'epoca, che seguivano una serie di cliché futuristici quasi divertenti.
Scopri come la saga diretta da George Lucas ha influenzato la moda e lo street style contemporaneo.
“Molto tempo fa, in una galassia molto, molto lontana”, e più precisamente il 25 Maggio 1977, usciva nelle sale americane un film destinato a segnare per sempre le sorti del cinema e della moda: Guerre Stellari.
Sono trascorsi 46 anni da quando George Lucas ha spalancato le porte dell’universo Star Wars, catapultando gli anni ’70 in un immagine del futuro del tutto diversa da quella proposta dai registi contemporanei, che fino a quel momento seguivano un una serie di cliché futuristici quasi buffi: come le tute argentate con strisce diagonali, le toghe da guerriero rivisitate o strane giacche dalle architetture improbabili.
Star Wars ha creato un’estetica rivoluzionaria, stravolgendo il concetto di costume fantascientifico stesso, soprattutto anticipando un momento radicale dell’industria della moda, che sarebbe arrivato dopo almeno due decenni.
John Mollo, Costumi di Star Wars
I costumi dei personaggi di Guerre Stellari, così peculiari e magistralmente strutturati, hanno fatto vincere una statuetta dell’Oscar al grande costume designer John Mollo. Da quel momento, e per la prima volta nella storia della società, è l’industria della moda ad attingere dal cinema, e non viceversa.
A sua volta il cinema attinge dal folklore: Lucas ha preso in prestito punti della trama e personaggi dai film sui samurai di Akira Kurosawa, con i loro costumi tradizionali giapponesi.
Non a caso, proprio in quel momento, una classe emergente di stilisti giapponesi d’avanguardia inizia a sperimentare con gli abiti tradizionali del loro Paese, diventando di pionieri di quello che di lì a poco sarebbe diventato l’Haute Couture sartoriale giapponese: Rei Kawakubo, Yohji Yamamoto, Kansai Yamamoto e Issey Miyake giocano con le forme surreali, con la destrutturazione dei tessuti, creando look che ricordano i costumi di Star Wars, ma molto meno minacciosi.
Luke Skywalker Vs Rei Kawakubo 70s Design
Gli Stormtrooper, Darth Vader, la Principessa Leila, Luke Skywalker, gli Jedi e persino Chewbecca hanno funzionato come fonte di ispirazione ricorrente per l’industria, rintracciabili tante di quelle volte nelle collezioni dalla fine degli anni ’70 a oggi, che citarli tutti sarebbe impossibile.
Obi-Wan Kenobi VS Yohji Yamamoto 90’s Design
Ci limiteremo a menzionare le sfilate che in qualche modo hanno lasciato un’impronta particolarmente significativa nell’industria, come quella del 1979 di Thierry Mugler, caratterizzata da abiti metallici e accessori “sindrome da Star Wars”, come la definì il New York Times: silhouette plissettate, architetture semi rigide su giacche e gonne dorate e argentate, acconciature dalle impalcature impossibili e makeup esagerato.
Mugler 1979/1980 collection Spirale Futuriste
Nel 1999 è stato Yves Saint Laurent a ispirarsi alla “Minaccia Fantasma” per la sua collezione Beauty dedicata alla principessa Padmé Amidala, interpretata da Natalie Portman, anche testimonial della campagna; mentre nel 2012 è stato Nicolas Ghesquière alla direzione di Balenciaga ad aver vestito le modelle con copricapi che, a suo dire, si ispirano alle fotografie di Irving Penn, ma che assomigliano molto di più ai soldati del lato oscuro della forza capitanati da Dath Vader.
Nel settembre 2016, il designer di Givenchy Riccardo Tisci ha incluso grafiche irrealistiche della Principessa Leila in bichini dorato, su abili longuette neri di organza
Nel 2022 è stata la volta di Rick Owens, con la sua collezione “Strobe”, dove ha immaginato tuniche accuratamente drappeggiate e prive di gender.
Givenchy DX e Rick Owens SX
Impossibile non citare “l’esercito” vestito tutto uguale di Kanye West: la sua prima collezione “Yeezy Season 1”, in collaborazione con adidas, presentata alla New York Fashion Week nel Settembre 2015, rimanda inevitabilmente agli abiti destrutturati dell’esercito di Luke Skywaker, i Jedi.
Abiti sovrapposti, tavolozza earth in gran parte monocromatica e silhouette oversize adatte a ogni gender, lo stile Yeezy replica in modo eloquente il look del originale del film.
Il regista George Lucas e il costumista John Mollo hanno evitato il look neo futuristico della maggior parte dei film di fantascienza dell’epoca, per dar vita a un look che è rimasto straordinariamente senza tempo e, ancora oggi, riecheggia su T-Shirt, felpe e accessori streetwear di brand come Uniqlo, adidas e Nike.
Uniqlo x Star Wars disegnata da Nigo
Tra mille anni, in una galassia lontana lontana, qualche forma aliena indosserà un capo ispirato a Star Wars, scommettiamo?