Dopo 23 anni l’azienda cita in giudizio Nigo per aver copiato le Air Force 1.
Per molti anni, precisamente ventitré, molti si sono chiesti il motivo per cui Nike non abbia mai intrapreso un’azione legale contro A Bathing Ape – BAPE, il brand streetwear giapponese capitanato da Nigo che nel 2000 ha creato le Bape Sta: una sneakers che ricorda – in tutto e per tutto – l’iconica Nike Air Force 1.
La polemica ha ri-preso vigore negli ultimi anni, quando Nigo ha accusato diversi marchi di sneakers indipendenti di aver copiato il design delle Air Jordan 1, Air Force 1 e Dunk.
Recentemente, Kool Kiy e Omi sono stati i destinatari di una causa di violazione da parte di Nike, per i loro modelli di sneakers troppo simili.

Ora la questione riguarda anche Bape: i due si stanno dirigendo verso una resa dei conti in tribunale.
Lo scorso Mercoledì, 25 Gennaio, Nike ha intentato la causa contro Bape e Nigo, in un tribunale federale di Manhattan, accusando il designer di aver copiato i suoi modelli nei minimi dettagli: un grafico presentato al processo mette a confronto i desgin dell’uno e dell’altro brand, con i relativi nomi delle sneakers corrispondenti:
- Bape Sta = Air Force 1
- Bape Sta Mid = Air Force 1 Mid
- Sk8 Sta = Dunk Low
- Court Sta High = Air Jordan 1
- Court Sta = Air Jordan 1 Low

Nata nel 2000, la Bape Sta è la flagship sneakers di Bape: una scarpa diventata leggendaria grazie alle tiratura limitata di ogni release e alle collaborazioni con artisti, musicisti e brand, ecco quelle più indimenticabili:
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A Bathing Ape x Marvel Comics – 2005
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A Bathing Ape x KAWS ‘Chomper’ – 2006
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A Bathing Ape x Daft Punk – 2005
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A Bathing Ape x N.E.R.D. – 2006
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A Bathing Ape x Hajime Sorayama – 2021
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A Bathing Ape x UNKLE – 2003
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A Bathing Ape x Kanye West – 2007
Ispirate alla cultura streetwear giapponese, le sneakers sono caratterizzate da colori vivaci e spesso con la tomaia in vernice; pur avendo un design molto simile alle Air Force 1, la scarpa si contraddistingue dal logo “STA”, trendmark del brand BAPE.
Per quanto riguarda invece la domanda che ci siamo posti tutti, ovvero del perché Nike abbia aspettato 23 anni prima di citare in giudizio BAPE, l’azienda di Beaverton ha smentito proprio in questi giorni che la notizia è sempre stata inesatta: già nel 2009 Nike si è incontrata con Nigo per discutere sui disegni, ottenendo come risultato la chiusura dei principali store Bape negli States, e ridotto sensibilmente l’import dei prodotti nel paese.