Martine Rose Rivoluziona il Pitti Uomo 2023.

Fa sfilare uomini comuni presi dalla strada, incontrati per caso.

Baristi, artigiani, operai, orafi, calciatori della squadra del Fiorentina Calcio, commercianti del mercato rionale: per la sua prima sfilata al Pitti Uomo 2023 Martine Rose ha assoldato uomini comuni, che per l’occasione si sono trasformati in modelli professionisti.

La designer inglese ha scelto il Loggia del Porcellino, una costruzione del 1500 destinata agli scambi mercantili, convertendola in una discoteca anni 80 – 90 circondata da specchi per rievocare ed omaggiare la cultura raver londinese e quella del clubbing anni ’80 italiano.

Quella di Martine Rose al Pitti Uomo a Firenze è stata la prima sfilata al di fuori dei confini del Regno Unito della sua carriera, organizzata nei minimi dettagli per celebrare la sua partecipazione come ospite d’onore dell’evento: la scelta della location non convenzionale fa parte del suo stile, che spesso riflette sul senso di comunità e sugli stereotipi della nostra società.

La stilista di origini britannico-giamaicane è famosa per le sue location originali: in passato, a Londra, ha fatto sfilare i suoi modelli nei mercati coperti di Tottenham, in un vicolo del quartiere di Camden; tutto riflette la sua natura spontanea, senza sovrastrutture e un latente senso di libertà, che si esprime anche nelle sue collezioni.

La sua collezione Autunno-Inverno 2023-24 è un compendio all’abbigliamento sportivo, perfettamente sintetizzato con il mood sartoriale, come i pantaloni Boot-cut a vita bassa, i denim con fibbie e in 3 lavaggi, bomber pieni di decorazioni, maglieria in lana merino; le tipiche giacche Martine Rose dal taglio squadrato e oversize.

In passerella sono state presentate anche le nuove sneakers realizzate in collaborazione con Nike, le Shox Mr4, con una stampa ispirata alle jersey dei portieri degli anni ’90 inglesi.

Un mix più che riuscito tra moda Streetwear e la classicità del taglio sartoriale, per una collezione che non guarda più al guardaroba maschile o femminile, ma ne unisce i codici in modo spontaneo e libero.