Il gesto del founder ha pochissimi precedenti nella storia delle associazioni ambientaliste.
Una rivoluzione all’insegna dell’amore per l’ambiente quella che Yvon Chouinard, founder di Patagonia e leggenda dell’alpinismo, ha annunciato appena poche ore fa: donare la sua azienda ad un’organizzazione No-Profit, che si occupa di contrastare il cambiamento climatico.
Chouinard, e la sua famiglia, hanno trasferito le loro azioni, valutate più di 3 milioni di dollari, all’associazione Holdfast Collective e al fondo Patagonia Purpose Trust, entrambi sono stati creati dallo stesso founder per preservare l’indipendenza della compagnia e garantire che tutti i profitti – circa 100 milioni l’anno – siano usati per combattere il cambiamento climatico e proteggere le terre non sviluppate nel mondo.
In passato, il brand aveva già sostenuto la causa ambientalista in modo capillare; scegliendo, per esempio, di produrre abbigliamento eco-sostenibile, realizzato con materiali dal basso impatto ambientale, certificando il ciclo di vita dei tessuti, i processi produttivi e di riciclo e donando l’1 per cento delle vendite di Patagonia ad associazioni no-profit, già da decenni; molti anni prima di tutti gli altri.
Nell’inverno del 2021 ha rifiutato di vendere il suo abbigliamento a un resort sciistico del Wyoming che aveva ospitato una raccolta fondi in sostegno della campagna elettorale di Trump.
Mosse come questa, hanno creato valide campagne di marketing intorno al brand, che hanno reso Patagonia, e la personalità di Yvon Chouinard, famosi in tutto il mondo. Un esempio da seguire.