Dalla nascita dello Stile Made in Japan, alle Collaborazioni più amate della Cultura Street.
“Alcuni lavorano come una band, altri come un’orchestra. Io lavoro da solista”.
Il sigillo con il doppio fulmine è diventato uno dei loghi più riconoscibili al mondo, alla stregua del Monogram LV. Così, il designer Hiroshi Fujiwara con il suo brand Fragment Design – ha esercitato un’influenza incommensurabile sulla moda e sulla cultura di strada, creando prodotti di largo consumo, collaborando con tutti, da Nike, Louis Vuitton a Moncler, passando per Levi’s, Stussy, Supreme, Starbucks e persino i Pokemon e Maserati.
La sua storia parte dalla fine degli anni ’80 a Harajuku, distretto dove sono nate le maggiori sottoculture di Tokyo; fino ad arrivare in vetta al mondo della moda, dell’Hype e della musica.
Leggi la storia di Hiroshi Fujiwara e dei tre Cool Kids di Tokyo che hanno inventato lo Streetwear Giapponese, qui.
Una scalata inarrestabile durata 30 anni, che prosegue ancora oggi.
Musicista, Designer, Consulente, Direttore Creativo: qualcuno potrebbe dire che Fujiwara è l’archetipo del personaggio poliedrico che oggi tanto definisce la cultura Mainstream. Ma lui è molto di più di ognuna di queste cose: è colui che per primo ha definito una tipologia di creativo non etichettabile in un’unica definizione, in un solo ambito.
Tutto ciò che gli dà la possibilità di esprimere il suo essere cattura la sua attenzione. Che sia moda, arte, musica e il mondo delle Sneakers, rendendo “super cool” tutto ciò che tocca e meritando, a ragione, l’appellativo di “Arbitro del Cool”. Basti pensare che negli anni ’80 e ’90, modelli come Nike Dunk, Court Force, Air Jordan, adidas Campus e Superstar, Jack Purcell e North Wave sono diventati popolarissimi in Giappone solo perchè sono stati indossati da lui.
In questo editoriale ci soffermeremo sulle collaborazioni di Fragment Design che in qualche modo hanno segnato il mondo della Street Culture.