The Art of Love con FRGMT di Hiroshi Fujiwara.
L’Amore è una forma d’Arte. Così il designer di Fragment ha presentato un futuristico Peep Show a base di LOVOT, adorabili robottini giapponesi che replicano il calore e l’intensità dell’interazione umana, la gioia e l’affetto.
“Esistono molti tipi di amore e spero che questa installazione contribuisca a diffondere nel mondo amore in modo unico” ha affermato Fujiwara.
Esperimento riuscito, i robottini sono stati all’altezza delle aspettative emotive di chi ha interagito allo show.

The Art of Design con Rick Owens.
Il Design è una forma d’Arte. Rick Owens ha offerto un’esperienza unica, tra un dj set e un afterparty, in uno sleep pod in acciaio insonorizzato, apparentemente algido e asettico, ma che in realtà nascondeva un’anima pulsante.
Un rifugio discreto e poetico dal mondo. Sono stati presentati diversi capi coordinati, in palette nero e giallo, dalle silhouette allungate e oversize, per un viaggio figurato ai confini della moda.

The Art of Imagination con Mercedes-Benz.
L’Immaginazione è una forma d’Arte. Mercedes Benz ha immaginato per Moncler uno spazio fantascientifico, dentro il quale lo sguardo si posa naturalmente su un’elemento centrale di spicco: un futuristico fuoristrada Classe G.
Quasi una figura monolitica decontestualizzata, arrivata dall’iper-futuro, in un’ambiente primordiale, che potrebbe essere in questo mondo o in qualsiasi altro universo parallelo.

The Art of Exploration con adidas Originals.
L’Esplorazione è una forma d’Arte. La metropoli di adidas ha incontrato la montagna di Moncler in un’insolita e stimolante unione.
Due mondi che si sono fusi in un passerella mobile, catapultando gli spettatori in un ghiacciaio verticale fatto di LED, che sfida le leggi di gravità e i limiti fisici delle vette da scalare.

The Art of All con JAY-Z AKA Roc Nation.
Il “Tutto” come forma d’Arte. Moncler e il produttore Hip Hop più famoso al mondo hanno immaginato di poter incidere una canzone in uno studio di registrazione futuristico, dove tutto rimanda alla musica, alla combinazione modulare delle note e della voce, che co-crea e genera una visione organistica del tutto.

The Art of Dreaming con Alicia Keys.
Il Sogno è una forma d’Arte. L’artista, performer, cantautrice e vincitrice di numerosi Grammy Award ha regalato uno spettacolare Live accompagnata dal suo iconico pianoforte e da suggestivi effetti coreografici e visivi, per creare un’atmosfera intima ed emozionante.
L’artista ha omaggiato la sua città natale, NY, e il concetto di sogno, come fonte inesauribile di ispirazione.

The Art of Terrain con Pharrell Williams.
Il Terreno è una forma d’Arte. Il poliedrico artista, performer, designer e imprenditore Pharrell ha giocato con la contrapposizione tra la concretezza del suolo e l’astrattezza dell’immaginazione.
Pharrell ha presentato uno show immersivo all’interno di paesaggio naturale con elementi tecnologici, dove tutto costituisce un’enfasi di ricercatezza e calma.
The Art of Lightness con Palm Angels.
La Luminosità è una forma d’Arte. Tra tatto e udito, Francesco Ragazzi ha distillato una preziosa performance in una Boiler Room, per far scoprire, o riscoprire, le infinite possibilità che si celano dentro e fuori di noi stessi. Uno spazio illuminato in modo magistrale, fiocchi di neve sono scesi dal soffitto per regalare le suggestioni delle alte vette di montagna, e celebrarne la bellezza naturale.

The Art of Elements con Salehe Bembury.
Gli Elementi Naturali sono una forma d’Arte. Bembury ha impiegato una roccia scolpita nel bel mezzo di uno spazio asettico, per esplorare la connessione tra uomo e natura.
Il guru del Footwear ha immaginato un’ambientazione naturale, con rimando ai boschi incontaminati e inesplorati, per coraggiosi esploratori urbani.

Con “The Art of Genius”, Monlcer stupisce ancora; e lo fa senza provocare, senza clamore; puntando tutto unicamente sullo “stupore”: un colpo di genio, che conferma Remo Ruffini come uno dei direttori creativi più visionari del momento.
