Musa e icona punk di Vivenne Westwood e dei Sex Pistols
Pamela Rooke, diventata famosa con il nome di Jordan Mooney – o semplicemente Jordan – è morta all’età di 66 anni e con lei va via uno degli ultimi baluardi dell’autentico punk inglese.
Tutto è iniziato alla fine degli anni ’70 a King’s Road, Londra. Jordan è l’addetta alle vendite dello store più irriverente ed oltraggioso della city “Sex”, di Malcolm McLaren e Vivienne Westwood.
Lo store attira attorno a sé musicisti, artisti e creativi di quello che sarà il futuro movimento Punk Inglese, compreso il gruppo attorno al quale tutto ruoterà come un pianeta, i “Sex Pistols”
I fotografi più alternativi che frequentano lo store immortalano Vivienne, Malcom e Pamela intenti ad indossare gli abiti in latex più audaci mai visti in circolazione; quelle foto sono diventate testimonianze preziose di un’epoca breve ma intensissima.
La scena Punk inglese alla fine degli anni ’70 è pulsante e vivace: rompe tutte le osservanti regole del perbenismo anglosassone, non ricava nessun insegnamento dal passato, anzi lo rinnega e lo sbeffeggia in toto. Il punk cresce naturalmente, come una pianta spontanea che ramifica e fa germogliare fiori carnivori.
Anche Jordan Mooney è un fiore carnivoro che cresce nella selva del Punk: i suoi atteggiamenti sono imprevedibili, irrispettosi, oltraggiosi.
Diventa la modella preferita di Westwood e la musa ispiratrice dei Sex Pistols; insieme ai suoi amici Johnny Rotten, Soo Catwoman e Siouxsie Sioux, è considerata la creatrice del Punk style londinese; Si può dire abbia contribuito alla fama dello Store Sex di Westwood, alla fama dei Sex Pistols e contestualmente accresce la sua immagine di icona Punk.
Il trucco esagerato, il suo audace senso dello stile e l’attitudine ha aiutato a coagulare l’estetica Punk e vestirla di pelle, latex, gomma e tessuti “tagliati”, nudità e stile provocatorio; Jordan incarna l’estetica di Sex
Rooke diventa un’amica dei Sex Pistols: partecipa ai concerti, sale sul palco in pose e scene provocatorie e il pubblico inizia a notarla, a parlare di lei; consapevole del suo valore, McLaren la esorta a combinare guai ovunque i Pistols si esibiscono.
Uno dei più grandi contributi culturali alla scena arriva quando partecipa come protagonista del film “Jubilee” di Derek Jarman, nei panni di una ragazza Punk chiamata Amyl Nitrate.
Molto prima che il fenomeno Punk diventi Mainstream, Jordan e i suoi amici stanno riscrivendo il libro delle non-regole, forgiando un’identità che il resto del mondo avrebbe seguito: ad appena 19 anni esce di casa con gonne di tulle senza biancheria intima oppure indossando solo mutande in lattice e calze autoreggenti, attirando violenze verbali e – talvolta – addirittura fisiche.