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L’epoca SILVER delle Sneakers.
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I clubber napoletani degli anni ’90 sono coloro che per primi catturano le tendenze e si fanno portavoce della moda “alternativa”, osservano i look dei DJ provenienti da NY o Londra, copiandone ciecamente i brand, gli stili, per simulazione culturale, appartenenza e stima profonda.

Nike Air Max 97 Silver: la “divisa” dei clubber italiani degli anni ’90.

Com’è noto, nell’autunno del 1997 Nike rilascia l’Air Max 97: una scarpa insolita, progettata da un giovane designer di nome Christian Tresser, la cui esperienza precedente si concentrava esclusivamente su scarpe da calcio di altissimo profilo. Tresser fonde la sua esperienza nel mondo del calcio con la silhouette futuristica dei treni ad alta velocità giapponesi, i silver bullet, per creare la leggendaria Air Max 97 Silver Bullet.

La scarpa viene accolta abbastanza bene in tutto il mondo, anche se non supererà mai i primi modelli Air Max, come la 90 e la 95. Città come Londra e Amsterdam avevano già le loro Air Max 95 – che chiamavano affettuosamente “110”: in un modo o nell’altro, ogni nazione aveva già adottato la propria sneakers (eccetto quella italiana), che rifletteva una certa scena o sottocultura, una dichiarazione di stile, un segno di appartenenza. Più di ogni altra simbologia, bandiera o inno nazionale, le scarpe possono essere spesso più eloquenti ed identificative.

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L’arrivo in Italia.

La Air Max 97 Silver viene immediatamente adottata dalla scena underground – principalmente in tre città: Milano, Roma e Napoli – prima di essere scoperta dall’industria della moda e diventare mainstream.

Ci sono diverse teorie sul perché le 97 ricevono un così largo consenso, come ipotizza Lodovico Pignatti Morano, autore del libro commissionato da Nike: “Le Silver. An Italian oral history of the Nike Air Max ’97”, la loro estetica esprimeva la tardiva trasformazione dell’Italia nell’economia industriale, rispetto al Nord Europa e la volontà di design iper-futuristico, fatto di materiali tecnici e le fibre sintetiche.

I clubber napoletani degli anni ’90 sono coloro che per primi catturano le tendenze e si fanno portavoce della moda “alternativa”; osservano i look dei DJ provenienti da NY o Londra, copiandone ciecamente i brand, gli stili, per simulazione culturale, appartenenza e stima profonda.

Questi habitué delle discoteche – quelle più alternative legate alla musica house –  amano la silhouette futuristica delle 97 poiché riflette la luce strobo dei club, illuminando il passo durante la performance in pista. Non solo, le Silver sono una dichiarazione di stile e di status sociale: il loro prezzo elevato chiarisce una certa agiatezza economica di chi le indossa, oltre ad una scelta di moda che fa tendenza.

“A Napoli sono stati i clubbers della scena musicale house della città a iniziare a indossarle“, dice Morano. “I clubbers napoletani erano più attenti alla moda e interessati ad abbinare le scarpe a stilisti come Margiela o Helmut Lang. Spiega nel suo libro.

Le Silver influenzano l’estetica in modo totale, non solo nell’ambito della moda: i promoter house napoletani organizzano party a tema “Futurismo Giapponese”. Giusto per comprendere la portata del fenomeno.

 

Ad un certo punto della fine degli ’90 / inizi del 2000 tutti posseggono una “Silver”: bambini, adolescenti, adulti; in ogni città, periferia e piccolo paesino di provincia. E come accade in questi casi, chi l’ha indossata per prima, finisce talvolta per odiarla.

Già dal 1998 le Silver hanno iniziato a trascendere le loro origini subculturali, secondo Morano, i due momenti di svolta da scarpa underground a mainstream furono quando Giorgio Armani le indossò per fare l’inchino dopo la sua sfilata alla Settimana della Moda di Milano nel febbraio del 1998 e una stagione dopo, a settembre, sempre a Milano, Dolce e Gabbana le usarono nella loro sfilata.

L’era d’argento delle Silver tra le file dell’underground napoletana e tra i writers milanesi e romani cede elegantemente il passo alle passerelle, ai rifacimenti di Tisci, alle collaborazioni con Comme des Garçons, ai remake di mille colori.

Ciò che resta della silhouette OG è una delle più grandi rivoluzioni estetiche degli ultimi decenni.

Nike ha annunciato il suo ritorno, in versione OG ma non 3M, prevista il 29/10/22

Sarà disponibile in store e online.

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