Tutto ciò che indossiamo oggi proviene dal passato.
Dalle strade alle passerelle new-age, il nostro è un viaggio a ritroso nei primi anni ’90, quando la nascente club culture e i suoi clubbers seguivano codici ben definiti di stile: il Clubwear, ovvero lo Streetwear ante-litteram
Acid House e Techno, eccessi di droga ed autodistruzione, la magia della notte: un parallelo di delirio dentro il quale sono nati all’unisono, è il caso di dirlo, musica e moda.
Clubbing e stile sono sempre andati di pari passo: un pilastro essenziale sbocciato alla fine degli anni ’80 in Inghilterra, quando i giovani lavoratori svestivano i panni workwear – ossia divise e le tute delle fabbriche, per vestire i panni comodi e cool della cultura rave. Perfettamente esplicato dal fotografo Alfred Steffen che nella sua opera ‘Portrait of a Generation‘ ha documentato intere generazioni di clubbers e il loro inconfondibile stile.