Come ha fatto Astro Boy ad entrare nella cultura di Massa?
Dopo che il collettivo creativo MSCHF ha lanciato il suo controverso paio di stivali ispirati ad Astro Boy, i “Big Red Boots”, ci siamo chiesti del perché il mitico “Mighty Atom” sia diventato oggetto della Cultura di Massa, scoprendo che la sua immagine ha radici più profonde e radicate di quanto immaginavamo, scopri quali.
Breve storia di Astro Boy.
Quando Osamy Tezuka creò il ragazzo cibernetico con emozioni umane nel 1952, non avrebbe mai potuto immaginare che, a distanza di 70 anni, quel personaggio avrebbe influenzato la Street Culture in modo così impattante.
Eppure, dagli anni ’50 Astro Boy -in giapponese “Tetsuwan Atomu” o “Mighty Atom”- si è ben presto guadagnato un posto nell’olimpo dei personaggi preferiti dei Manga: dalla serie fortunata di fumetti è diventato un cartone animato, poi un film, un videogioco e – infine – materiale di merchandising; tutti fattori che ne hanno rafforzato il suo status di icona globale.
Arriva con i suoi ingombranti stivali rossi negli Stati Uniti nel 1968, quando viene doppiato in inglese e diffuso sulle principali reti nazionali; da lì, la sua ascesa è stata inarrestabile anche in Europa, oltrepassando il personaggio di fantasia dei fumetti, entrando anche nelle arti figurative maggiori.
È stato il mondo dell’arte a sprovincializzare la figura l’androide venuto dallo spazio, pulendolo dalla patina di Manga giapponese e facendolo entrare nella storicità artistica e, per nostra fortuna, abbiamo una data in cui tutto questo ha avuto inizio.
Astro Boy nell’Arte.
La prima opera d’arte dedicata ad Astro Boy, infatti, risale al 1955 per volere di Jean Prouvé con: “Marcoule Bench with Astro Boy Sculpture”.
Il famoso architetto e designer francese pose su una delle sue panche più iconiche, una statua in resina di Astro Boy con gli occhi chiusi e i famigerati stivali rossi, nell’atto di riposarsi forse dopo un’estenuante battaglia nello spazio.

La panca in rovere, lamiera piegata laccata blu e tubo d’acciaio, era stata originariamente realizzata per attrezzare la sala da pranzo del Centro di Studi Atomici di Marcoule, in Francia, quando il geniale architetto decise di tenerne una per sé, facendola diventare un’installazione ibrida tra design e fumetto.
Da quel momento, l’immagine di Mighty Atom è stata utilizzata anche – ma non solo – per le opere d’arte e oggetti da collezione, venduti a centinaia di dollari, inserendosi nel mercato del lusso.
La Street Culture, con i suoi appassionati di Toys da collezionare, non poteva che attingere da questo personaggio vincente e rassicurante: moltissimi marchi hanno reinterpretato Astro Boy alla loro maniera, come KAWS, Invader, Ambush e il Billionaire Boys Club.

Nel 2012, il famosissimo creatore di Kaws Companion, Brian Donnelly, ha realizzato una sua versione di Astro Boy, in occasione del 60esimo anniversario della sua nascita, mescolando la posa tipica del personaggio Kaws – con le mani in faccia e i tratti e i vestiti tipici del ragazzo dello spazio.
Più recente, del 2021, la statuetta interamente tempestata di Swarovski “Astro Boy” SECRET BASE, altamente limitata e venduta all’asta alla cifra di 65,000 Dollari.
Astro Boy nella moda.
Dall’arte, al collezionismo alla moda il passo è breve.
La prima collezione in assoluto dedicata ad Astro Boy risale al 1993, quando il grande Yohji Yamamoto collabora con Tezuka per la SS93 con una collezione di cravatte a tema; è stata poi la volta di Hiroaki Ohya, che nel 2000 ha presentato una collezione e una sfilata a lui dedicata: le modelle hanno sfilato con vestiti e accessori vanescenti e leggeri, con impresso il personaggio in modo discreto, ma visibile, mai disturbante.

Facciamo un salto di 10 anni e arriviamo alla discussa release dei Big Red Boots di MSCHF. Come abbiamo visto, questo non è il debutto di Astro Boy nel mondo della moda, eppure ha creato un po’ di scompiglio.
Il motivo? Astro Boy è diventato un modello ispirazionale anche per lo Street style del momento. I grandi stivali rossi sfilano per le strade di NY durante la Fashion Week, sono stati avvistati ai piedi delle celebrity come Travis Scott, ai piedi di influencers e gente comune.

Andati sold-out nel primo drop, dopo pochissimi minuti, sono diventati già un oggetto di culto.
Attingendo dall’immaginario decorativo dei Cosplayers, i Big Red Boot cavalcano il trend del Gamecore, parliamo di questa nuova tendenza qui:
“Giocattoli Prêt-à-Porter: il Gamecore.”
Gli stivali rossi di Astro Boy hanno volumi rotondi e una silhouette balloon, assolutamente senza forme e dalla superficie levigata. Delle vere e proprie sculture giganti da prêt-à-porter.

La figura di Astro Boy ha attraversato sette decenni, per fondersi con l’estetica del virtuale.
La sua estetica rassicurante, i tratti gentili, l’abbigliamento iconico e semplice, hanno contribuito a creare un personaggio altamente riconoscibile e facilmente replicabile: un potente prodotto di merchandising.
E’ diventato design, arte, moda, musica, fumetto, lifestyle; pur restando sempre se stesso.
Quale sarà il futuro della sua immagine ancora non ci è dato saperlo, ma una cosa è certa, è legittimato per sempre e non andrà più via.
