L’Artista A.I. che mescola Rinascimento e Streetwear.
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Str4ngeThing si avvale dell’A.I. per creare opere digitali e rendering di fantomatiche sneakers di marchi popolari e riconoscibili da tutti, come: Nike, Louis Vuitton e Stussy, Tommy Hilfiger e Chanel.

“Str4ngeThing” è un artista che lavora con l’intelligenza artificiale per realizzare opere decontestualizzate ad altissimo effetto visivo.

Ambientazioni rinascimentali dove campeggiano personaggi vestiti con i brand streetwear più amati: l’arte di Str4ngeThing si ispira all’Effetto “Mandela”, ovvero generare falsi ricordi del passato, che modificano la percezione del futuro.

L’artista si avvale dell’intelligenza artificiale per creare opere digitali e rendering di fantomatiche sneakers di marchi popolari e riconoscibili da tutti, come: Nike, Louis Vuitton e Stussy, Tommy Hilfiger e Chanel, per dare un effetto di iper-attualità al contesto dei suoi quadri, per poi contestualizzarli nel Rinascimento; il progetto si intitola “WR0ng Er4”.

Come ha spiegato l’artista in un’intervista per Sneaker Freaker, la scelta del Rinascimento che, ricordiamo – va dalla fine del Medioevo, ovvero dalla metà del Quindicesimo secolo, fino alla fine del Sedicesimo secolo – gli è arrivata durante la Pandemia, quando ha sentito la necessità di tornare con l’immaginazione ad un periodo storico di Rinascita per l’Umanità, volendolo però “aggiornare” le immagini e l’estetica dei protagonisti ai giorni nostri, con la moda che indossiamo e che, in quel determinato momento, abbiamo trovato come la più comoda in assoluto.

Di fatto, Str4ngeThing è il primo artista A.I. ad essere diventato virale ed aver raggiunto il Mainstream, anche se ad un primo sguardo, le sue opere potrebbero sembrare creazioni digitali; nate dalla sovrapposizione di scatti Streetwear con sfondi digitali. La sua produzione si inserisce nell’acceso dibattito nel mondo dell’arte, se quella generata dall’A.I. può essere considerata tale.

Per anni, infatti, l’A.I. Art non è stata considerata una vera forma d’arte, fino a quando non ha vinto concorsi prestigiosi – Come l’Art Prize in Colorado – o è stata esposta al MOMA: a quel punto la riflessione, così come la polemica, si è fatta più accesa.

Ne parliamo anche qui: Arte A.I. e Creatività Computazionale. Cosa sta succedendo all’Arte?”

Nonostante sia un marchio ridondante nei suoi lavori, il brand Nike ancora non ha mostrato segni di interesse, né di obiezione, al lavoro di Str4ngeThing; e adesso è necessaria un’altra riflessione, che riguarda principalmente proprio il futuro della moda Streetwear:

Qual è il futuro dell’AI nell’industria delle Sneakers e dello Streetwear?

Secondo l’artista, che nasce come appassionato di moda e sneakers, l’intelligenza artificiale svolgerà un ruolo sempre più preponderante in quasi tutti gli ambiti della nostra quotidianità, moda compresa.

Ci sono già designer che lavorano a braccetto con i dispositivi A.I. più avanzati, non per questo snaturano la loro funzione di designer professionisti: dando all’intelligenza artificiale una libertà creativa più ampia, si può trarre ispirazione per idee inimmaginabili.

Gli Styles mostrati da Str4nge sono richiestissimi: molti utenti hanno cercato online dove poterli acquistare, in un involontario esperimento sociale di apprezzamento della moda generata dall’AI.

L’arte di Str4ngeThing è visivamente rassicurante, perché rimanda ad immagini e loghi conosciuti, ma anche vagamente scioccante, per le due epoche così diametralmente lontane e distanti, rappresentate in maniera così ravvicinata.

 

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