Keizo Kitajima, il fotoreporter che ha rivoluzionato la fotografia di moda.
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Kitajima ha contribuito a spingere i confini della rappresentazione nella moda, abbracciando la diversità dei corpi, delle identità e degli stili di vita, con un'esplorazione della diversità quasi scientifica. Ha dato voce a soggetti spesso trascurati o emarginati dall'industria, cercando di rompere gli stereotipi convenzionali e promuovendo un'immagine più inclusiva e rappresentativa.

Dall’ultima campagna di Louis Vuitton con Rihanna, ai controversi scatti per Comme des Garçons e Helmut Lang, Keizo Kitajima ha cambiato la prospettiva della foto nel mondo della moda.

Prima di Kitajima, la fotografia di moda era intrinsecamente associata all’idea di perfezione, rappresentata dalle immagini di copertina. L’industria della moda che queste foto rappresentavano si concentrava sull’esclusività e il lusso, creando un’immagine desiderabile che rifletteva lo status cui i lettori aspiravano. Questa rappresentazione della vita ideale era caratterizzata da abiti meravigliosi, luci abbaglianti, sfilate Haute Couture e una vita mondana fatta di feste riservate a pochi eletti, è andata avanti almeno fino alla prima metà degli anni ’90.

A rompere questo schema ripetitivo e patinato, è stata la campagna Comme des Garçons SS94 di Kitajima, ma andiamo per gradi.

Keizo Kitajima – New York City 1986

Keizo Kitajima è nato in Giappone nel 1954 e ha studiato fotografia sotto la guida di Daidō Moriyama, che lo ha incoraggiato a fotografare scene e persone spesso considerate squallide o in qualche modo indesiderabili, ai margini della società. Grazie a questo approccio, Kitajima fotografa le proteste contro una base dell’aeronautica militare degli Stati Uniti a Okinawa: piuttosto che immortalare le proteste stesse, Kitajima sceglie di catturare gli effetti che la base militare aveva sulla vicina città di Koza e i traffici illeciti che si svolgono nel quartiere a luci rosse.

Diventa famoso negli anni ’80 con la sua serie di fotografie intitolata “Photo Express: Tokyo“, un progetto che documenta la vita notturna e la cultura giovanile di Tokyo. Le sue immagini sono audaci, provocatorie e catturano l’energia e la vitalità della scena urbana della metropoli giapponese. Il catalogo rappresenta, ancora oggi, un documento antropologico di grandissima importanza per il Paese.

Photo Express: Tokyo – Keizo Kitajima 1979

Alla fine degli anni ’80, Rei Kawakubo di Comme des Garçons gli propone di scattare la campagna della collezione SS87. Spesso, quando i marchi di moda collaborano con fotografi che non sono associati alla fotografia di moda, il loro lavoro esemplifica l’identità del marchio. Così accade: Kitajima si reca in una New York ancora da riqualificare e riabilitare dalla delinquenza, e ne cattura la sporcizia, il degrado ma anche la grazia per le strade della città.

Prima Campagna Comme des Garçons by Keizo Kitajima – 1987

Mentre Kawakubo crea capi d’abbigliamento destrutturati e asimmetrici, la fotografia di Kitajima mette a nudo le persone e i luoghi in modo estremo. Senza fronzoli, senza la patina luccicante a cui l’industria della moda e le riviste avevano abituato fino a quel momento: Keizo Kitajima rompe il fragile vetro dietro al quale si nasconde il mondo della moda.

Seconda Campagna Comme des Garçons by Keizo Kitajima – 1995

La campagna trasmette un senso di ribellione e sfida le leggi della moda stessa; Kitajima gioca con l’illuminazione, i contrasti e le angolazioni insolite per creare un impatto visivo straordinario. Cattura le straordinarie creazioni di Kawakubo in modi inaspettati, enfatizzando le forme strutturate, le asimmetrie e le linee innovative dei capi.

Negli stessi anni, anche Helmut Lang lascia carta bianca al fotografo per il suo progetto “Artist Series“; la campagna presenta tre ritratti di Kitajima fatti a New York nel 1986, che il designer tedesco appone su t-shirt: questa sarà una delle prime T-shirt d’artista del mondo della moda.

Nel 2020 realizza la Campagna Resort di Prada: i modelli sono immortalati in pose distratte, mentre camminano di corsa con il volto girato come spinto dal vento. Pose naturali, scene a cui si può assistere in una qualsiasi grande città e tra le mani, tutti portano fiori avvolti da carta di giornale che mostra un’altra foto della campagna.

Nel 2023, il nuovo direttore artistico di Louis Vuitton Uomo, Pharrell Williams, chiede di realizzare la prima campagna della sua direzione; la scelta della testimonial della linea man è perfetta: Rihanna.

Kitajima realizza una campagna notturna, dove gli unici elementi di luce erano dati dal colore della borsa Speedy di Vuitton e dal volto della Pop Star, luminoso e con lo sguardo altrove, distante ma presente a se stessa, alla funzione della campagna.

Keizo Kitajima USSR Portraits – 1991

Lo stile fotografico di Kitajima, a differenza di molti fotografi di moda che preferivano un approccio più controllato e regolato, è stato documentaristico, catturando momenti autentici e spontanei, evitando pose troppo costruite e artificiali.

Le sue immagini sono in grado di trasmettere una sensazione di realtà e vita quotidiana, creando una connessione più immediata con il pubblico. La ricerca dell’autenticità lo ha portato a catturare la realtà e l’autenticità delle persone e delle situazioni, ha spesso utilizzato modelli non professionisti o ha scelto di fotografare persone comuni per le sue campagne moda, portando una freschezza e una diversità notevoli, a differenza di molti fotografi di moda del suo tempo, che puntavano a creare immagini di moda ideali e perfette, con soggetti e ambientazioni lussuose.

Keizo Kitajima USSR Portraits – 1991

Kitajima ha contribuito a spingere i confini della rappresentazione nella moda, abbracciando la diversità dei corpi, delle identità e degli stili di vita, con un’esplorazione della diversità quasi scientifica. Ha dato voce a soggetti spesso trascurati o emarginati dall’industria, cercando di rompere gli stereotipi convenzionali e promuovendo un’immagine più inclusiva e rappresentativa.

Il rifiuto dei cliché, l’evitare gli stili e i modelli preconfezionati, cercando invece di creare immagini sorprendenti e originali, ha reso le campagne moda di Keizo Kitajima uniche e memorabili.

Ha contribuito a ridefinire gli standard della fotografia di moda contemporanea, aprendo nuove prospettive e ispirando generazioni di fotografi successivi.

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